Aprile 27, 2024

Dei detenuti, 2 sono ergastolani: 4 di loro figurano tra capi e gregari del clan “degli zingari” di Cassano, 2 sono di Corigliano e 2 di Rossano, ma tutti alleati dei cassanesi

Il carcere duro è la strategia scelta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro per inginocchiare la ’ndrangheta nella Sibaritide, per ridurne l’influenza, per limitare il potere di boss e picciotti rimasti imprigionati nelle maglie delle numerose inchieste condotte nell’ultimo ventennio

dai magistrati da qualche anno diretti dal procuratore Nicola Gratteri. LEGGI ARTICOLO COMPLETO