Maggio 8, 2024

La nostra città merita una gestione trasparente, aperta e lungimirante.
Se nei primi trenta giorni del proprio mandato, o forse anche quaranta, il commissario designato per accompagnare il nuovo comune di Corigliano-Rossano nei suoi primi passi, non ha potuto far nulla oltre che recuperare il tempo perso precedentemente, la responsabilità è totalmente delle due amministrazioni uscenti, ovvero delle giunte Candiano-Mascaro e Geraci. 

 

 

Questi hanno lasciato gli enti totalmente allo sbando, ignorando totalmente l’unificazione in corso pur sapendo che questa sarebbe inesorabilmente sopraggiunta, lanciati in un disperato ultimo tentativo di boicottaggio le cui conseguenze, come sempre, sono state pagate dai cittadini. Basti pensare che non si era nemmeno provveduto a creare un timbro per vidimare atti e documenti.

E per questo abbiamo lasciato al team di commissari il tempo di potersi orientare, di capire la responsabilità e l’importanza del ruolo di cui sono stati investiti: una fusione tra due città da quarantamila abitanti che deve segnare la svolta per un’intera area della Calabria.
Ora però il tempo è terminato. Innanzitutto il nuovo comune, lo abbiamo affermato fin da prima del referendum, deve essere caratterizzato dalla trasparenza. E figuriamoci se non uno, non due, ma quattro commissari non debbano badare a questo aspetto fondamentale, ormai cruciale della pubblica amministrazione. E invece non si parla di piano anti-corruzione; non si parla di rotazione del personale; per ottenere atti di rilevante interesse pubblico bisogna attendere settimane nonostante fossero indicati con numero e data. Responsabilità in primis del dirigente del’URP e del responsabile della trasparenza, ovvio, ma su di loro i commissari vigilano? Hanno a cuore la trasparenza?
A tal proposito, sembra che sia stato da poco approvato il rendiconto del 2017. Sottolineo “sembra” perché a tal proposito ogni cittadino ha potuto leggere soltanto ipotesi sulla stampa o sul web, visto che i commissari non hanno inteso avviare nessuna discussione, né utilizzare gli strumenti di partecipazione democratica a propria disposizione. E sembra che si stia iniziando a discutere il bilancio preventivo 2018, quindi anche il DUP del 2018, ovvero i documenti più importanti nell’intera fase commissariale in quanto determinano su cosa investire nei prossimi mesi. Sembra, perchè ovviamente anche questo si vorrebbe discutere ed approvare al chiuso delle stanze.
Temiamo che Bagnato non abbia compreso che i nostri comuni non sono stati sciolti per mafia, né si tratta della fusione di due paesini (con il massimo rispetto per i paesini) dove il commissario arriva martedì, decide mercoledì e se ne va Giovedì, oppure dove basta mettere due vasi fioriti e tre manifesti per fare tutti contenti.
Questa è la terza città della Calabria, che deriva da due città con tradizioni democratiche ed istituzionali prestigiose, il che significa che quella amministrata è una comunità che ambisce, che merita, che deve essere coinvolta nelle scelte a breve, medio e lungo termine. Sul DUP e sul Bilancio l’ufficio del Commissario deve aprire una discussione subito.
Inoltre il Commissario dia delle risposte su questioni importanti, come la trasparenza e l’anti-corruzione: per quale ragione non è stato ancora approntato il piano anticorruzione del comune unico? Per quale ragione non è stato ancora disposta la rotazione del personale? Perché per ottenere dei documenti su questioni cruciali come il depuratore consortile, le sentenze della corte dei conti, la valutazione del personale servono settimane? Dopo l’inutile delibera del “potrebbe” sulla centrale a biomasse tra Rossano e Corigliano, intende produrre un’ulteriore atto? Quale è la posizione reale dell’Amministrazione comunale su questioni come il depuratore, il verde pubblico, l’agenda urbana? Quale è la posizione dell’Ufficio del Commissario sulla recrudescenza criminale, inedita negli ultimi decenni, che sta investendo la nostra città?
Di queste cose ci piacerebbe discuterne nelle opportune sedi, ma giacchè questo, al momento, risulta impossibile o comunque inutile, qualora da parte dell’Amministrazione non si dovessero organizzare iniziative per discutere e partecipare alla comunità le proprie scelte, d’ora in poi inizieremo a farlo sui giornali e nelle piazze.

Flavio Stasi
Portavoce Movimento Corigliano-Rossano Pulita