“Una scelta incomprensibile!”. Con questa espressione l’avv. Domenico Russo dell’Associazione Rossano Pentastellata ha commentato il decreto n°9 del 18 maggio 2018 con cui il Commissario Prefettizio ha conferito gli incarichi dirigenziali e il coordinamento temporaneo degli uffici comunali unici.

 

 

 “Siamo stupiti di quanto abbiamo letto nel decreto perché non riusciamo a cogliere il ragionamento giuridico che ha portato a subordinare soggetti di categoria giuridica più elevata (D3) e/o con maggiore peso curriculare a dipendenti di categoria inferiore (D1) in quei particolari uffici cosiddetti di staff superiore che non rientrano nelle tre macroaree istituite con detto provvedimento e ciò in difformità con quanto stabilito dalla normativa vigente. E’ del tutto evidente, infatti, come l’ex Comune di Rossano annoveri al proprio interno non solo una classe dirigenziale non esistente nell’ex Comune di Corigliano che, pertanto, non può essere demansionata, ma anche funzionari D3 le cui posizioni non possono essere sacrificate per cercare di riequilibrare numericamente il differente inquadramento del personale ereditato dai due Comuni estinti. In un siffatto contesto, il rischio è quello di creare situazioni di demansionamento di alcuni dipendenti che si potrebbero tramutare in azioni legali contro l’Ente con conseguente grave pregiudizio per le casse comunali. Infatti, dall’analisi del D.P.R. 333/1990, richiamato dall’allegato A del C.C.N.L. del 31.03.1999 del personale dipendente degli enti locali, si evince in maniera inequivocabile che sussiste tutt’oggi una differenza sostanziale tra dipendenti, annoverati come funzionari, di categoria giuridica D3 (ex VIII qualifica funzionale) rispetto a quelli di categoria D1 (ex VII qualifica funzionale), annoverati come Istruttori direttivi. Non si capisce perché questi ultimi vengano preferiti, in due servizi su tre, nella direzione e nella organizzazione di uffici di strategica rilevanza. Restiamo quindi in attesa – conclude l’avv. Russo – di ricevere spiegazioni sul perché di questo clamoroso autogol”.

Avv. Domenico Russo
Associazione Rossano Pentastellata
 

 

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