CORIGLIANO-ROSSANO, 18 giugno 2022 – «Il cammino del PSA prosegue esattamente come programmato ed annunciato già molto tempo fa, senza alcun mistero ma anche senza facilonerie inutili e deleterie, perché un piano strutturale è un atto politicamente importante e che incide sullo sviluppo della città».
Il sindaco Flavio Stasi, nel rendere edotta la città rispetto al percorso per l’adozione dello strumento urbanistico, ribadisce quanto già dichiarato alcune settimane fa in occasione della prima commissione urbanistica convocata sul tema.
Due le commissioni già tenutesi, la prima alla presenza dell’architetto Sandra Vecchietti, redattrice parte urbanistica del Psa, la seconda con il geologo Beniamino Tenuta, che ha redatto il piano dal punto di vista del territorio. Già calendarizzate le sedute con l’agronomo Fabio Sammicheli e il geologo Giuseppe Vecchio, una con l’ingegnere Antonio Pezzi della Provincia di Cosenza e un’ultima con un rappresentante della Regione.
Nel frangente diversi i passaggi già operati, dalla prossima approvazione in consiglio comunale della procedura di allineamento degli indici degli strumenti urbanistici vigenti nell’ambito del Ret Regolamento Edilizio Tipo, alle definizioni uniche nazionali recepite dall’ente, con particolare riferimento all’utilizzo degli strumenti normativi utili a compensare o incentivare, col fine di limitare il consumo di suolo e migliorare la qualità dei fabbricati, i volumi destinati ad interrati e verande. Sono seguiti, poi, numerosi e costruttivi incontri con enti extra-comunali per verificare e condividere l’eventuale esigenza di aggiornare una parte dei contenuti propedeutici del piano, ed in particolare con il Dipartimento Urbanistica ed il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria oltre che con l’Autorità di Bacino, sugli aggiornamenti normativi contenuti nel PAI (Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico) e nel PGRA (Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni).
Da ricordare, infatti, che l’inizio della stesura del PSA della Sibaritide risale al 2006, ovvero 16 anni fa, e di conseguenza, nel corso del lunghissimo iter amministrativo, molte delle condizioni iniziali sono mutate anche sotto il profilo tecnico-normativo.
In questi giorni i tecnici incaricati stanno definendo gli ultimi adeguamenti rispetto all’attualità del PSA ed a breve sarà pronto il nuovo regolamento edilizio tipo da adottare in anticipo rispetto al Piano.
«Chiuderemo una vicenda iniziata 16 anni fa, un’altra. È evidente che uno strumento urbanistico per il quale si è impiegato così tanto tempo, presenta delle criticità che avevo già sottolineato dai banchi dell’opposizione – ha affermato il sindaco Stasi – ma la città ha bisogno di un nuovo strumento urbanistico, moderno, sostenibile. Le amministrazioni della Sibaritide hanno due strade. La prima: ritirare tutti il PSA ed approvare ognuno un proprio PSC, Piano Strutturale Comunale. Significherebbe però aver gettato tempo e soldi.» «Abbiamo già deciso – conclude il Primo Cittadino – la seconda strada: adozione del PSA con delle osservazioni (integrazione della nuova città, maggiore ricettività turistica, miglioramento delle contrade ecc..) oltre ad ulteriori osservazioni che possono provenire dai lavori consiliari. L’obiettivo è di adottare successivamente degli strumenti attuativi moderni che ci consentano di tradurre in termini di pianificazione la visione di città sostenibile che abbiamo, a partire dall’esigenza di individuare zone da dedicare alla ricettività turistica, correggendo gli errori macroscopici del passato in cui si è pensato solo ad edificare senza alcuna idea di sviluppo territoriale».