Scommettiamo che?

di Peppe Laurenzano
C’era una volta il bar, era una festa, ci si rilassava al mattino prima di affrontare la giornata con un buon caffè. Come da costume del sud, ogni qualvolta ci si incontrava all’interno, si si faceva a gara a chi offriva la colazione .

” Buongiorno, da quando tempo, cosa ti posso offrire?” Adesso, entri in incognito, come un agente dei servizi segreti, con la.mascherina che ti copre anche gli occhi, per passare inosservato, magari nascondendoti dietro a qualche colonna, oppure facendo finta di stare al telefono. C’è chi scappa dal retro o dalla finestra del bagno se entra qualcuno che si conosce, per paura di essere riconosciuto e quindi “costretto” ad offrire. C’è ancora chi offre, ma è “una razza ” in via d’estinzione. Pare che i narcotrafficanti si siano messi a contrabbandare caffe, con qualche chilo di stupefacente sparso qua e là per confondere i cani nelle dogane aeroportuali. A parte gli scherzi, c’è da dire che oggi, più di ieri, andare in un bar è diventato un lusso vero e proprio. Ieri mi è capitato di prendere un caffè ed un cornetto, in un bar a Rossano, il primo un euro, il secondo un euro e cinquanta centesimi. Sono altri i problemi di questi tempi, è ovvio, il caffè è un di più, bisognerebbe indignarsi per altro, assolutamente. È aumentato tutto, un esercente si vede costretto ad aumentare a sua volta, si adegua. È aumentata la benzina, i generi di prima necessità, luce, gas e c’è gente che non riesce più a fare la spesa, purtroppo. Io però vorrei fare una scommessa oggi. Si dice che tra qualche mese, passata la “tempesta” , i prezzi delle materie prime caleranno, i prezzi al dettaglio aumentati oggi, rimarranno invariati? Se oggi il gestore di una qualsiasi attività, si vede costretto ad un aumento, giustificato dagli aumenti subiti a sua volta, scommettiamo che domani, farà orecchie da mercante nel momento in cui i prezzi all’ingrosso caleranno e non riadeguerá il prezzo, questa volta al ribasso? Se mi aumentano, aumento, se mi diminuiscono…” Non capire io”. Peppe Laurenzano

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