Dal 15 al 18 settembre con la consulenza artistica di Peppe Voltarelli.

CORIGLIANO-ROSSANO, 10 settembre 2021 – “La città dei luoghi. Il Festival dell’appartenenza” che si terrà dal 15 al 18 settembre, nasce con l’ambizione di raccontare la grande ricchezza della provincia italiana, attraversata da saperi ed esperienze che, per la loro ineguagliabile bellezza e per la profondità del loro sentire, hanno raggiunto anche una consacrazione internazionale: una dimensione “glocale” dove il richiamo al proprio campanile è garanzia di apertura al confronto e mai segnale di chiusura verso l’altro.

Libri, musica e incontri in quattro date itineranti nei centri storici, da piazza San Bartolomeo al Castello Ducale

La rassegna – fortemente voluta dal sindaco Flavio Stasi, con la consulenza artistica di Peppe Voltarelli ed il coordinamento della casa editrice Squilibri – si muove sul piano dell’affermazione della propria identità per addizione, una somma di più cose – cibo, tradizione, usanze, musica, cultura – un plus, una pratica che non prevede alcuna sottrazione. Idea sottesa che regge anche l’impianto di fusione dei comuni di Corigliano Calabro e Rossano.

Si parte il 15 settembre, alle ore 21, in piazza San Bartolomeo con la presentazione di “Quel giorno” della scrittrice molisana Valentina Farinaccio che racconta l’imponderabile che gravita sulla vita di ognuno. Farinaccio è anche critica musicale per “Il Venerdì di Repubblica” e Radio Capital e Rai1. Il Molise ritorna nel concerto del violinista termolese Luca Ciarla che, trasfigurando i suoni della sua terra e della sua formazione, ha conquistato una fama che ha travalicato i confini nazionali. A chiudere la serata le Faraualla, un quartetto vocale in cui l’eredità della terra di appartenenza, la Puglia, si fonde mirabilmente con le polifonie del mondo.

Il 16 settembre, alle ore 21, sempre in piazza San Bartolomeo, saranno di scena il biologo siciliano Carmelo Isgrò, fondatore del MuMA, Il museo del mare di Milazzo, artefice di una esperienza innovativa di conservazione e tutela dell’ambiente e Filippo Demma, Direttore del Parco Archeologico di Sibari. A seguire, il concerto dei Fratelli Mancuso che hanno elevato la tradizione siciliana a elemento di una sensibilità universale.

Il 17 settembre, alle ore 21, la rassegna si sposta al Castello Ducale con una riflessione attorno a quanto il senso di appartenenza possa influire su una proposta culturale che voglia aprirsi al mondo: Fulvio Librandi (antropologo dell’UNICAL) e Fabio Vincenzi (direttore del TAU). A seguire il concerto di Piero Brega, già fondatore e voce del Canzoniere del Lazio e poi autore tra i più ispirati di una canzone fortemente intrisa degli umori, odori e cadenze della città di appartenenza, Roma. A seguire il concerto di Setak, tra le ultime rivelazioni della scena musicale italiana per il quale il sentimento di un’appartenenza è evidenziata dall’adozione del dialetto abruzzese nelle sue canzoni.

Il 18 settembre, alle ore 21, sempre al Castello Ducale, la rassegna chiude, in voce, musica e immagini, con due eccellenze della nostra terra. Giuseppe Smorto, tra le firme più prestigiose del giornalismo nazionale, già vicedirettore della Repubblica e poi direttore della sua versione on line, presenta il suo libro “A sud del sud” che si configura come un appassionato viaggio nel cuore più profondo della Calabria, contro immagini stereotipate e di maniera. A chiudere il concerto di Peppe Voltarelli, che, del senso profondo della propria appartenenza, ha fatto materia di ispirazione e canto, portandone il suono nel mondo intero dove si è affermato come un ambasciatore della canzone d’autore. Il concerto di Voltarelli sarà accompagnato da una esibizione di live painting ad opera di Luisa Corcione, straordinaria artista crossover partenopea, vincitrice del Fringe Festival 2021, per la migliore drammaturgia, e del premio Fersen per l’innovazione e la ricerca.

«Creare un senso di appartenenza richiede di dedicare tempo e spazio all’ascolto e alla cura degli altri. Faccio mia questa affermazione della designer inglese Ilse Crawford che concepisce lo spazio fisico come un’astrazione, un luogo dell’anima – afferma l’assessore Donatella Novellis – da qui il mio entusiasmo per una rassegna che parla al cuore e alla mente, risuona di sapere condiviso, di un passato comune che si fa presente comune e si apre al futuro»

«L’obiettivo di questo festival è far emergere quelle esperienze che hanno segnato l’esistenza di un individuo o di una comunità. L’appartenenza è un aspetto centrale per la comprensione di noi stessi e del significato che ciascuno di noi dà alla propria vita. Siamo individui ma è il nostro senso di appartenenza ad un luogo che ci porta a definire la nostra identità – afferma l’assessore Tiziano Caudullo – questa rassegna attraversa diverse regioni italiane, dal Molise alla Puglia, dalla Campania all’Abbruzzo per chiudere il cerchio qui, in Calabria, con i nostri suoni e il nostro senso dell’essere uniti nella diversità».

Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito e si svolgeranno nel pieno rispetto della normativa anti-covid, per partecipare è necessario prenotarsi sul sito www.prolococoriglianorossano.it

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