Aprile 25, 2024

L’imprenditore cassanese ucciso e la sua famiglia stavano acquistando diversi terreni: che siano passati davanti a qualche “intoccabile”?

Un omicidio di ’ndrangheta con un possibile movente insolito. Già. Forse stavolta non è la droga né sono le estorsioni, l’usura e chi più ne ha ne metta tra gl’interessi criminali delle potenti organizzazioni del malaffare organizzato della Sibaritide, ad avere scomodato gli “azionisti” che con la freddezza e la ferocia che “si conviene” in questi casi ieri mattina hanno scaricato una tempesta di fuoco e di piombo vomitata da un fucile mitragliatore kalashnikov addosso al 40enne di Cassano Jonio Francesco Elia, rispedito al Creatore

ed a Mihita Capraru Bogdan, il povero 30enne operaio di nazionalità rumena che l’accompagnava e che versa ancora in gravi condizioni ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza dopo aver subito un delicato intervento chirurgico. LEGGI ARTICOLO COMPLETO