Aprile 24, 2024

Il 10 dicembre del 2018 era stato condannato dai giudici della Corte d’appello di Catanzaro per il reato di violenza privata e minacce continuate nei confronti d’una giovane prostituta di nazionalità rumena. L’uomo aveva pronunciato, con più azioni consecutive, minacce di morte nei confronti della vittima, dicendole che l’avrebbe sparata in testa, mostrandole una pistola

rivelatasi un’arma giocattolo a seguito d’una perquisizione dei carabinieri che aveva fatto seguito alla denuncia da parte della donna. LEGGI ARTICOLO COMPLETO