Favorire fruizione e conservazione documenti. Oltre 30 mila dati. Finanziamento regionale di 20 mila euro.

CORIGLIANO-ROSSANO – Favorire la fruibilità del patrimonio storico-culturale custodito nell’archivio storico cittadino. Garantire una facile consultazione e la conservazione di documenti antichi, preservandoli dall’usura del tempo. Migliorare le condizioni strutturali dell’archivio.

 
È sotteso a questi obiettivi il progetto realizzato dall’Ufficio Europa Memorie Digitali – Progetto di valorizzazione degli archivi storici del Comune di Corigliano-Rossano verso la realizzazione di un archivio storico digitale e multimediale.
 
La Giunta Comunale, nei giorni scorsi, ha preso atto del finanziamento di 20 mila euro da parte del dipartimento Turismo Istruzione, Cultura e Beni Culturali della Regione Calabria. L’Ente co-finanzierà il progetto con 2 mila euro.
 
È quanto fa sapere l’assessore alla Città della Cultura e della Solidarietà Donatella Novellis sottolineando, anche a nome del Sindaco Flavio Stasi, l’importante valore del progetto per la realizzazione di questa forma di archiviazione dei contenuti, attraverso la tecnologia informatica, utilizzando la memoria e che contemporaneamente rappresenta una forma di comunicazione della memoria su piattaforme web e social media.
 
Atti, testi e immagini del periodo storico compreso tra il XVI ed il XX secolo che fanno parte del patrimonio storico-culturale di Corigliano-Rossano saranno catalogati e digitalizzati per garantirne, da un lato, l’accesso ad un pubblico più ampio e, dall’altro, per assicurarne la conservazione nel tempo. L’archivio è composto da 23 mila 476 pezzi ai quali si aggiunge una raccolta di 7 mila tra foto e documenti digitali su supporto informatico donati dalla famiglia Massoni.
 
Il progetto prevede sei macro interventi: riordino e catalogazione dei dati contenuti nei due archivi di Palazzo San Bernardino e nell’ex Municipio dell’Area Urbana di Corigliano, inserimento dei dati e utilizzo del software per pervenire alla realizzazione della guida topografica, individuazione dei documenti da sottoporre a restauro, acquisizione digitale, pubblicazione della guida topografica sul sito dell’ente e collegamento con il sistema archivistico nazionale, installazione del software su pc per favorirne la fruizione all’interno dell’archivio.
 

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