Dopo la scoppola in Umbria per l’alleanza Pd-M5S forse non ci sarà una “seconda volta”

Il cosiddetto capo politico è oramai un pugile suonato, soprattutto agli affusolati ritmi dell’Umbria Jazz. E all’Umbria potrebbero seguire altri ritmi – ma stavolta decisamente pop-rock – in Emilia Romagna e in Calabria. Perciò, signori qui bisogna cambiare musica. E forse pure i musicanti. In Calabria il dilemma di queste ore più che di questi giorni è se si voterà a gennaio insieme all’Emilia oppure se il governatore Mario Oliverio stia proprio per firmare il decreto elettorale per andare al voto il 15 dicembre nell’estremo tentativo di strappare la ricandidatura ad un Partito democratico che non lo vuole più (a maggior ragione i 5 stelle…) in considerazione d’una campagna elettorale che – così fosse – comincerebbe proprio un secondo dopo la firma di quel decreto.

E in questo caso la Calabria potrebbe diventare il prossimo terreno di scontro politico-mediatico nazionale, proprio com’è toccato all’Umbria andata a tamburo battente al Centrodestra di Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. LEGGI ARTICOLO COMPLETO

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