S’è concluso nella serata di ieri in Cassazione – ma non per tutti gl’imputati alla sbarra – il maxiprocesso per associazione mafiosa e traffico intercontinentale di droga denominato “Gentleman” nei confronti d’un nutrito gruppo d’appartenenti all locale di ‘ndrangheta con basi operative Cassano Jonio e Corigliano, la popolosa zona nord dell’attuale città unica di Corigliano-Rossano. Il processo è il risultato della retata ordinata il 16 febbraio del 2015 dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e condotta dai reparti più specializzati della Guardia di finanza: il Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata (Gico) di Catanzaro ed il suo Servizio centrale (Scico) di Roma che avevano condotto le indagini avvalendosi d’intercettazioni telefoniche, ambientali, e d’altro tipo di tecnologicamente sofisticate investigazioni.

Confermato l’impianto accusatorio che aveva “consigliato” a molti degl’imputati la scelta del rito abbreviato finalizzato ad ottenere lo sconto d’un terzo della pena previsto, impianto che aveva sostanzialmente retto pure nel processo d’appello. LEGGI ARTICOLO COMPLETO

 

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