Era il 12 giugno scorso allorquando, in un Palazzo Garopoli gremito di sostenitori e semplici curiosi, Flavio Stasi s’insediava ufficialmente. Da quel momento in poi, dopo la grande affermazione elettorale di qualche giorno prima, il giovane ingegnere assurgeva alla carica di Sindaco della Città di Corigliano Rossano. Il primo a ricoprire questo ruolo in una nuova realtà, terza della Calabria per importanza alla luce della sua notevole estensione territoriale e del suo rilevante dato demografico: oltre 77mila abitanti.

 

 

 

È dunque forse possibile, a distanza di un sol mesetto, per un cittadino tracciare un primo bilancio di questa inedita esperienza amministrativa? Certo che no, soprattutto se si tiene presente il fatto che la Giunta comunale s’è insediata addirittura solo nel corrente mese di luglio. Qualche riflessione, pur tuttavia, nelle strade come sui social, e sulla spiaggia considerato il periodo estivo, la si può comunque liberamente formulare.
A prescindere da chi l’ha votato e chi ha invece optato per differenti scelte elettorali, un dato è comunque inoppugnabile. Stasi tutto è, a dispetto del suo cognome (stasi come paralisi), tranne che una persona immobile, sempre in movimento com’è in qualsiasi ora del giorno (e della notte, come dimostrato in occasione delle recenti piogge). E questo è un fatto che, a ragion veduta, piace alla cittadinanza: un Sindaco stimato e in fermento, giovane non solo anagraficamente ma come temperamento, che in questo mese non ha tradito la sua indole pragmatica. Negli uffici comunali come nelle emergenze, ha dalla sua il consenso della gente che, legittimamente, chiede risposte alle ataviche problematiche del territorio e nutre profonde e numerose aspettative, istanze di cambiamento per una Città nuova e che desidera crescere da qualsiasi punto di vista.
A pungolare il neonato esecutivo, d’altro canto, c’è una battagliera opposizione, con in testa i già candidati a Sindaco Gino Promenzio e Giuseppe Graziano, che in queste poche settimane ha finora sollevato problemi, richiesta la convocazione di sedute del Consiglio comunale, denunciato situazioni. Insomma, non resta che attendere come verrà scritta questa nuova pagina politico-istituzionale locale. Fiducia è la parola d’ordine.
Fabio Pistoia


 

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