«Dopo 3 anni sono ritornato nuovamente con mia moglie a Rossano, suo paese d’origine. Siamo ritornati a Pirro Malena, dove fino a 3 anni fa avevamo vissuto, insieme con le nostre bambine, spensierati periodi di vacanza con le nostre lunghe passeggiate sul lungomare che va da Pirro Malena a Schiavonea. Questa volta, però, mia moglie è su una sedia a rotelle, tetraplegica e neurolesa a causa della sua malattia. L’obiettivo di questo mio ritorno era quello di fornirle stimoli emozionali e cognitivi per riattivare quello che è rimasto di un encefalo fortemente danneggiato».

A parlare, anzi scrivere, è il marito di una donna diversamente abile, che racconta in una lettera aperta al sindaco di Corigliano Rossano la sua “vacanza da incubo” a causa delle ataviche problematiche che il territorio comunale purtroppo presenta.
«Mi sono scontrato con calcinacci scaricati sui marciapiedi in prossimità delle rampe per disabili. Macchine parcheggiate davanti alle rampe per disabili – si legge nella lettera riportata dalla Gazzetta del Sud – o addirittura sui marciapiedi. Fino poi ad arrivare alla pista del lungomare, completamente ricoperta di sabbia e non percorribile con la sedia a rotelle, ma forse nemmeno a piedi».
Grande l’amarezza e la delusione. «Il livello di civiltà di una comunità credo si misuri anche dall’attenzione al prossimo e a chi è meno fortunato. Purtroppo non posso dire di aver trovato questo forma di attenzione e di rispetto in questa zona del suo Comune. Spero voglia considerare possibili azioni d’intervento al fine di darmi la possibilità di raggiungere il mio obiettivo. Non ci costringa a scappare nuovamente!».
Fabio Pistoia

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