CORIGLIANO ROSSANO – Prevenzione dell’usura connessa al gioco d’azzardo patologico, limitazione negli orari per sale giochi e scommesse, sale bingo ed esercizi commerciali con apparecchiature di videolottery. Sanzioni fino a 6 mila euro. È quanto contenuto nella delibera promulgata dal Prefetto Domenico Bagnato, durante il suo mandato di Commissario Straordinario del Comune di Corigliano Rossano, con l’obiettivo di prevenire e contrastare il rischio della dipendenza del gioco d’azzardo patologico e contribuire alla lotta alla ludopatia minorile.

“Nelle sale da gioco, nelle sale scommesse, negli esercizi pubblici e commerciali, nei circoli privati e in tutti i locali pubblici o aperti al pubblico in cui sono presenti o comunque accessibili le forme di gioco a rischio di sviluppare dipendenze – recita la suddetta delibera – è possibile utilizzare le apparecchiature, al mattino dalle ore 9 alle ore 12 e, al pomeriggio, dalle ore 17 alle ore 22. Nelle rivendite di generi di Monopolio dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20. Il mancato rispetto delle limitazioni all’orario può essere soggetto alla sanzione amministrativa da 500 a 1500 euro per ogni apparecchio. Il gioco e l’utilizzo di apparecchi e congegni meccanici ed elettromeccanici, attivabili con moneta, con gettone o con altri strumenti di pagamento è vietato ai minori di diciotto anni. I titolari degli esercizi commerciali devono esporre all’interno del locale l’apposito cartello indicante il divieto. La violazione può essere sanzionata dalle 2000 alle 6000 euro”.
Ma – ed è questo il quesito ricorrente in numerosi cittadini, soprattutto genitori preoccupati per l’inarrestabile ascesa del fenomeno della ludopatia che colpisce anzitutto i giovanissimi – nel comune di Corigliano Rossano i controlli all’uopo previsti vengono attuati? Le competenti autorità comunali provvedono a monitorare la situazione dei vigenti orari e ad irrogare, in caso del loro mancato rispetto, le rispettive sanzioni? E ciò non solo in ossequio alla delibera dell’ente, ma ancor prima per un fatto di civiltà.
A tal proposito giova ricordare che la Regione Calabria, analogamente a quanto già deciso da molte altre Regioni, ha approvato una serie di interventi per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico, contenuti negli articoli 16 e 54 della legge regionale n. 9 del 26 aprile 2018, modificati dalla legge n.51 del 28 dicembre 2018. Ebbene molti Comuni, compreso quello di Corigliano Rossano, hanno inteso recepire tale legge regionale. Adesso, però, occorre passare ai fatti, e pertanto ci si affida alla sensibilità dei nuovi amministratori affinché l’ente locale sia in prima linea impegnato nell’azione di contrasto alla ludopatia effettuando i relativi controlli del caso per evitare arbitri da parte di taluni esercenti commerciali.
Fabio Pistoia 

Exit mobile version