Elezioni a Corigliano Rossano, il caso approda in Parlamento: “Salvini invii gli ispettori ministeriali”

“Inviare ispettori ministeriali a Corigliano Rossano per far pubblicare i risultati delle preferenze ottenute dai singoli candidati alle elezioni del 26 maggio, quale atto doveroso di trasparenza e rispetto del voto dei cittadini di Corigliano Rossano”.

Lo chiede Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, con un’interrogazione al ministro dell’Interno.
“Il 26 maggio – spiega – si sono svolte le elezioni per il Consiglio Comunale di Corigliano Rossano in provincia di Cosenza, una realtà amministrativa che per la prima volta si recava al voto dopo il referendum del 22 ottobre 2017 e la successiva istituzione del 31 marzo 2018 con cui si è sancita l’unificazione dei Comuni di Corigliano Calabro e Rossano. Tale comune è oggi la terza città della Calabria per numero di abitanti. A distanza di quasi tre giorni dalla chiusura dei seggi elettorali e di due dallo spoglio non risultano essere stati ancora pubblicati i dati relativi alle preferenze dei candidati a Consigliere Comunale. Addirittura vi sono foto diffuse anche via social di scatole del Ministero dell’Interno usate per le operazioni elettorali e buttate letteralmente in strada. Vi è forte preoccupazione che verbali e schede e tutti i documenti dei seggi possano essere oggetto di manipolazione e di alterazione della libera espressione di voto. Si registrano anche esposti alle competenti autorità da parte di candidati consiglieri e forze politiche che chiedono al Prefetto di pubblicare i dati elettorali. È l’intera comunità di Corigliano Rossano a chiedere trasparenza anche in vista del secondo turno elettorale che si svolgerà il prossimo 9 giugno”.
Fabio Pistoia

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