Aprile 25, 2024

Monta la protesta nell’ospedale Spoke di Corigliano-Rossano dove circa 100 operatori lavorano con un contratto che gli permette di guadagnare uno stipendio inferiore alla soglia di povertà. Oggi chiedono un intervento deciso dell’Azienda Sanitaria e dell’ufficio del commissario

«Il nostro salario da ormai 13 anni è inferiore alla cosiddetta soglia di povertà. In pratica guadagneremmo di più se rimanessimo a casa con il reddito di cittadinanza». Sta tutto qui il senso dell’indignazione e della protesta che da qualche giorno – da quando è partita la grande azione di sostegno al reddito voluta dal Movimento 5 Stelle – sta soffiando tra la maggior parte degli assistenti socio-sanitari che operano nell’ospedale Spoke di Corigliano-Rossano. 

CONTINUA A LEGGERE SU LACNEWS24.IT