Il Comune fa flop e da lunedì prossimo “declina” il proprio obbligo di consegna, mentre proprio qualche addetto alla consegna fa… campagna ai propri candidati 

Un brutto pasticcio, anzi un pasticciaccio brutto. È la questione relativa alla consegna delle nuove tessere elettorali ai neocittadini del nuovo Comune di Corigliano Rossano, 68.898 dei quali saranno chiamati ad eleggere il loro primo Sindaco ed il loro primo Consiglio comunale tra poco più di due settimane, vale a dire il prossimo 26 maggio unitamente alle elezioni per il Parlamento europeo. Ebbene, anzi “emmale”, la consegna delle nuove tessere che debbono necessariamente sostituire quelle in possesso degli stessi cittadini dei due ex Comuni di Corigliano Calabro e di Rossano – benché sia un atto formalmente assegnato da una legge dello Stato proprio in capo all’ente pubblico presso le residenze dei propri cittadini iscritti alle liste elettorali – sta procedendo assai a rilento

tra mille difficoltà ed altrettante proteste e polemiche da parte dei cittadini. E – pare – anche attraverso alcune pratiche davvero singolari e per nulla ortodosse da parte di taluni dei dipendenti comunali all’uopo incaricati. LEGGI ARTICOLO COMPLETO

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