C’è un ospedale da anni morente, anzi sono due, almeno un tempo lo erano. Già, perché poi l’hanno reso “unico”, quel mezzo che era rimasto, e l’hanno chiamato Spoke, in inglese, la lingua internazional-diplomatica che quando t’inculano in Calabria, nella Sibaritide, a Corigliano Rossano, poi ti fa meno male… il buco del culo. Si chiamavano e si chiamano “Guido Compagna” e “Nicola Giannettasio”: poi un tale di contrada Ogliastretti tre lustri or sono s’è inventato quel fantomatico “Nuovo ospedale della Sibaritide” e proprio da lì è cominciata l’inculata per i cittadini di Corigliano Rossano e della Sibaritide. Quel tale si chiamava e si chiama ancora Franco Pacenza (foto a destra) ed è nel giro della politica che in Calabria “conta” da ben ventiquattro anni: era il 1995 quando disse addio alla classe operaia che spaccia d’aver difeso negli oramai dimenticati anni del suo sindacato, la Cgil, per entrare in quel Palazzo regionale da cui non è mai più uscito. Oggi è il braccio destro del “governatore” della Calabria Mario Oliverio e quello sinistro (nel senso d’aggettivo) dell’aspirante primo sindaco di Corigliano Rossano, il medico Gino Promenzio (foto a sinistra)

l’inventore della nostrana “Città a misura di bambino”, l’inculata dell’Anno del Signore 2019, per intenderci. LEGGI ARTICOLO COMPLETO

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