Aprile 25, 2024

Un processo da rifare. È quello relativo all’omicidio di Carmine Avato, il muratore 52enne ammazzato a colpi di pistola la notte tra il 14 e il 15 novembre del 2015 a San Cosmo Albanese. Lo stabilisce la sentenza pronunciata dai giudici della suprema Corte di Cassazione lo scorso 12 febbraio, le cui motivazioni sono state depositate qualche giorno fa. Gli “ermellini” del “palazzaccio” romano di Piazza Cavour pongono una serie d’interrogativi sull’aggravante dei futili motivi

contestata al ritenuto mandante del delitto, il 34enne Salvatore Buffone, condannato a 30 anni di carcere (nella foto a sinistra), ed all’esecutore materiale Cristian Dulan, 33 anni, rumeno, reo confesso e condannato a 18 (a destra). LEGGI ARTICOLO COMPLETO