Un gran guazzabuglio di piccolo cabotaggio, senza programmi e senz’idee: solo una corsa affannosa al potere per il potere. Così è ridotta la politica a Corigliano Rossano a pochi mesi dall’importante appuntamento elettorale del prossimo 26 maggio con le prime elezioni comunali della nuova grande città nata dalla fusione delle due ex distinte municipalità. Non c’è destra – solo formalmente – né sinistra, non c’è capo né coda. I padroni del vapore sono sempre gli stessi noti da anni ed anni a tutti, ma tutti hanno cambiato pelle per essere meno riconoscibili da parte delle decine di migliaia di cittadini elettori che saranno chiamati al voto.

 Ma guai a riferirsi ai loro vecchi riferimenti partitici. Già, perché oggi si dicono (quasi) tutti “civici” per la pazza rincorsa del potere già in atto. LEGGI ARTICOLO COMPLETO

 

Exit mobile version