Un retroscena inquietante. È quello che potrebbe celarsi dietro le quinte dell’atto incendiario consumato da ignoti durante la nottata tra venerdì e sabato scorsi all’interno d’una delle eleganti sale di ricevimento del Minerva club resort di contrada Bruscate a Marina di Sibari (foto). Forse non il solito tipo di “avvertimento” nei confronti d’un noto e facoltoso imprenditore del settore alberghiero e turistico riconducibile al racket estorsivo in mano alla ‘ndrangheta locale,

nel caso di specie nei confronti di Luigi Sauve, il patron d’origini romane della struttura presa di mira. LEGGI ARTICOLO COMPLETO

 

Exit mobile version