Lei sperava in un contratto di lavoro: un documento che le avrebbe permesso di regolarizzare la propria posizione e di poter continuare a mantenere i figli lasciati nel suo paese d’origine, nell’Europa dell’Est. In cambio, però, il suo datore di lavoro pretendeva che soddisfacesse ogni proprio desiderio…sessuale.

Ma dopo due mesi lei non ce l’ha fatta più. LEGGI ARTICOLO COMPLETO

 

Exit mobile version