Dopo essere stato avvisato da alcuni genitori della problematica dei nuovi costi dei servizi per la scuola nel Comune di Corigliano-Rossano, ho chiesto formale appuntamento ai responsabili del settore Servizi Sociali per ottenere chiarezza su tariffe e qualità dei servizi. Questa mattina, nel corso dell’incontro che mi è stato correttamente concesso, ho appreso le ragioni dell’amministrazione comunale rispetto alle nuove tariffe del servizio Scuolabus e del servizio Mensa, che sono per lo più ragioni di bilancio.

Non che la cosa mi sconvolga: personalmente ho votato contrario a tutti i bilanci portati in Consiglio nel corso della scorsa consiliatura, e per quanto sto man mano apprendendo, non avrei votato neanche i bilanci dell’ex Comune di Corigliano. A tal proposito, spero almeno che coloro i quali hanno votato quei bilanci – che in Consiglio stesso ho definito “farlocchi” – evitino, per rispetto dell’intelligenza dei cittadini, di proferire parola.

Inutile prendersi in giro però: gli amministratori che hanno causato le sofferenze economiche degli enti qualcuno li ha votati, per cui credo sia necessario, come comunità, fare una profonda riflessione (ed un’assunzione di responsabilità) sui criteri con i quali abbiamo scelto i nostri rappresentanti negli ultimi 20 anni.

Detto ciò, ritengo che far pagare servizi come lo scuolabus e la mensa a famiglie povere sia una scelta semplicemente fuori dai confini della civiltà. Mi assumo la responsabilità della posizione espressa questa mattina pur sapendo che tale proposta non sarà accettata favorevolmente da tutti, ma credo che fare politica significhi in primis assumersi la responsabilità delle proprie posizioni, senza prendere per i fondelli nessuno: ritengo che vada istituita almeno una fascia di esenzione a famiglie con redditi da 0 a 3.000 euro annuali, e ritengo sia semplicemente illogico ed improponibile far pagare a quelle famiglie, che non hanno nessuna possibilità di scelta, quasi 500 euro per servizi come questi. Partendo da questo presupposto imprescindibile, vanno rianalizzati i costi del servizio, compresa la quota di compartecipazione dell’utenza, quindi stabilite delle tariffe maggiormente progressive in base al reddito.

Ritengo che questo debba essere il tema discusso al tavolo del Commissario Bagnato, il quale deve ben recepire di essere intervenuto in un commissariamento per fusione a seguito di referendum popolare, e non in un comune sciolto per mafia, e che quindi ha il dovere ovviamente di far quadrare i conti, ma anche di provare ad estendere il livello dei servizi presenti nei due comune estinti o, al peggio, di mantenere i livelli precedenti. Di freddi ragionieri dello Stato questo territorio non ha per nulla bisogno.

Unico riscontro positivo colto questa mattina è che dovrebbero essere stati elevati gli standard di qualità della mensa, una cosa importante che spero trovi fin da subito riscontri reali e benefici per i bambini.

Relativamente ai contributi per l’acquisto dei libri scolastici, ho chiesto che si trovino soluzioni per anticipare i bonus che saranno poi effettivamente sostenuti dalla Regione Calabria, contributi che comunque non sembrano essere in discussione.

Per quanto mi riguarda andrò a fondo sull’analisi dei costi dei servizi caricati sulle utenze, quindi sulle famiglie, e sul rispetto degli standard di qualità imposti dalla normativa e dalle rispettive gare di appalto dei servizi.

Tuttavia, nonostante l’ormai palese ed insormontabile distanza che mi separa dal Commissario facente funzioni di Sindaco, ritengo che esistano i presupposti affinché quest’ultimo dia mandato agli uffici competenti di valutare l’istituzione di una fascia di esenzione per le famiglie meno abbienti, un atto che mi sembra ragionevole, doveroso e che risponderebbe quanto meno a criteri basilari di civiltà.

 Flavio Stasi
Portavoce Movimento Corigliano-Rossano Pulita

 

 

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