Sociale,D’Amico: filo conduttore rassegna nazionale. Martedì 24 al San Bernardino “L’invisibile che c’è”

CORIGLIANO ROSSANO – Avvicinare e portare la gente al teatro contribuendo, nella contingenza di questo particolare momento storico segnato da crisi economica e di valori, a promuoverne la fruizione e far conoscere, in particolare, le sfumature di un mondo che di amatoriale ha solo l’etichetta e che si nutre, contro ogni pregiudizio o tabù, della passione, del talento e della professionalità di tanti artisti, autentici ambasciatori culturali. È, questo, l’obiettivo sotteso al PREMIO AUSONIA.

 
È quanto ha dichiarato il Presidente provinciale FITA Antonio D’AMICO intervenendo ieri (venerdì 20) al QUADRATO COMPAGNA, a SCHIAVONEA di CORIGLIANO, al primo, riuscito e partecipato appuntamento che ha ufficialmente inaugurato la 4ͣ edizione della MOSTRA NAZIONALE DEL TEATRO AMATORIALE CORIGLIANO ROSSANO.
 
BUONA LA PRIMA. È toccato a LA CRICCA, la Compagnia teatrale di TARANTO che nell’edizione 2017 è salita sul podio di diverse categorie in concorso, facendo incetta di premi e riconoscimenti, tagliare il nastro di questa nuova edizione interamente dedicata ai temi del sociale e i cui spettacoli si alterneranno tra il Chiostro di Palazzo SAN BERNARDINO, nella Città del CODEX e il QUADRATO COMPAGNA, alla marina dell’area di CORIGLIANO. – Aldo L’IMPERIO, regista e sbalorditivo personaggio principale de LE ULTIME LUNE di Furio BORDON, Anna COFANO, nel ruolo della madre e Fabrizio DESIDERI, il figlio, hanno letteralmente emozionato, a tratti fatto commuovere e sorridere, il pubblico che non si è risparmiato in applausi e complimenti.
 
La rassegna promossa dal Comitato provinciale di Cosenza della Federazione Italiana Teatro Amatoriale, patrocinata dalla Provincia di COSENZA, continua MARTEDÌ 24 LUGLIO con IL VOLO DELLE COMETE, l’associazione teatrale di AMANTEA che sotto la regia di Giacomo AVERSA, porterà in scena, nella suggestiva cornice del CHIOSTRO SAN BERNARDINO, L’INVISIBILE CHE C’È, opera di Antonio GROSSO.
 
PERSONAGGI E ATTORI. Tonino SESTI è ALFONSO; Giuseppe MIRAGLIA interpreta MARCO; Enzo ALFANO impersona LUIGI; Antonietta SESTI veste i panni di SARA e Salvatore ALFANO è GIUSEPPE.
 
SINOSSI – L’amore, l’amicizia, le gioie della vita, i dolori degli addii, questi e tanti altri sono i sentimenti che quotidianamente incrociamo percorrendo i binari della nostra vita. Ed è lungo questi binari, in una stazione di un luogo indefinito, in un tempo indeterminato, che prende vita la storia. La pièce si articola tra le mura di in una vecchia stazione ferroviaria, punto di partenza, di arrivo, di transito e in questa stazione ferroviaria LUIGI, protagonista della nostra storia, è in attesa. Durante la sua attesa incontrerà e si relazionerà con altri viaggiatori, vecchie conoscenze con cui condivide da anni lo stesso viaggio e nuovi incontri che gli faranno vivere nuove emozioni. Lungo i binari di questo breve viaggio, i nostri personaggi incontreranno l’amore, quello del legame inscindibile che si istaura tra padre e figlio, l’amicizia, quella vera tra vecchi amici che sono pronti a mettere a disposizione tutto ciò che possiedono l’uno per l’altro, le gioie della vita, che solo l’amore tra due giovani ragazzi può regalare ed infine i dolori, i dolori delle partenze, dei saluti, degli abbracci, degli addii. L’attesa di LUIGI con il passare del tempo diventa sempre più tormentata, ma chi o cosa attende LUIGI? Attende il treno da cui vedrà scendere la persona amata? O attende per prenderlo il treno ed intraprendere un nuovo e lungo viaggio?

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