Criminalita’, atti ai ministeri

CORIGLIANO ROSSANO – Si è riunita la Commissione Giustizia dell’Osservatorio Permanente sulla Gestione e gli Effetti della fusione Corigliano-Rossano. Ai vertici dell’organismo di pianificazione, verifica e controllo, è stata nominata l’avvocato Francesca De Simone. L’Osservatorio, presieduto da Vincenzo Figoli, assunte le determinazioni della commissione esprime estrema preoccupazione per l’escalation criminale che sta colpendo la Sibaritide, a conferma di come la malavita organizzata sia ben radicata nel territorio. 

 

Fatti ed atti confermano la tipologia di un sistema mafioso che richiede una forte ed immediata risposta dello Stato. L’omicidio di Leonardo Portorato a Villapiana, il rinvenimento di una testa mozzata di un cavallo in una azienda agricola di Piragineti, la sequela di atti di intimidazione mediante incendi ad auto e imprese, destano allarme nella comunità.

Necessita un immediato potenziamento di uomini e mezzi nelle forze dell’ordine, cronicamente sottodimensionati in ordine al numero di personale. Oggi Corigliano Rossano è la prima città della provincia di Cosenza, la terza della Calabria. I ministeri della Difesa, della Giustizia e dell’Interno, devono prenderne atto, tenendo in considerazione elementi di valutazione inconfutabili. A tal riguardo, nei prossimi giorni la Commissione Giustizia, assumerà i dossier già consegnati dal GaV alle più alte cariche dello Stato per una eventuale integrazione dopo l’avvenuta nascita della nuova città.
L’Osservatorio, inoltre, aderisce allo stato di agitazione proclamato dal Gruppo d’Azione per la Verità sul tribunale di Rossano che si rivolge al nuovo Governo affinché istituisca una commissione parlamentare d’indagine con il compito di accertare le ombre circa i criteri e le modalità adottate dal Governo Monti quando decise di sopprimere nel 2011/12 l’ex Palazzo di Giustizia. Si chiede in sostanza l’accertamento della verità sulle ipotesi di carte false inerenti l’alterazione di relazioni contenenti dati non rispondenti alla realtà, il tutto al fine di giustificare e favorire l’operazione di accorpamento del tribunale di Rossano al presidio di Castrovillari.
L’Osservatorio esprime fiducia nei confronti dell’attuale Governo Conte che ha inserito nel contratto Lega Salvini-M5S la riapertura dei tribunali minori, a differenza dei predecessori che si sono posti con drammatica indifferenza alle problematiche esposte. L’impegno assunto nel contratto, tuttavia, non basta. Da un Governo che parla di lotta alla corruzione e che al programma elettorale antepone la questione morale ci si aspetta un atto di trasparenza e di legalità. Mai come in questo in questo momento lo Stato dimostra vulnerabilità nella controffensiva alla criminalità organizzata. Occorre quindi, una risposta immediata e concreta. Le procure ordinarie agiscono di supporto alla Direzione distrettuale antimafia e costituiscono anello di congiuntura sul piano delle attività di intelligence e informativo.

Al commissario prefettizio del comune Corigliano Rossano Domenico Bagnato, nel frattempo l’Osservatorio chiede un impegno della direzione di valutare, nell’ambito del patrimonio immobiliare comunale, l’edificio più adeguato per logistica e criteri di economicità a ospitare il nuovo tribunale della nuova città. Possibilmente in tempi celeri.

UFFICIO COMUNICAZIONE OSSERVATORI 

 

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