E.Greco: evento che qualifica proposta culturale. Iniziativa avviata dalla passata Amministrazione
CORIGLIANO ROSSANO – Quello che si è chiuso ieri (venerdì 8 giugno), con la quinta tappa dedicata a SANTORINI ed alla Grecia, pensato ed ideato dalla precedente Amministrazione Comunale (assessore alla cultura Serena FLOTTA), rappresenta uno di quegli eventi socio-culturali e di sensibilizzazione ai temi, ai valori ed alle opportunità della cittadinanza europea di qualità che elevano il livello complessivo della progettazione, della proposta e della stessa fruizione, sia delle iniziative pubbliche che del prezioso patrimonio identitario di CORIGLIANO ROSSANO. 

 

 

 

 

Nel solco, quindi, della continuità rispetto a ciò che ha rappresentato e può e deve sempre rappresentare un valore aggiunto condiviso per il rafforzamento del senso civico e del sentimento di unione tra le due comunità originarie, soprattutto tra le nuove generazioni, abbiamo ritenuto doveroso proseguire con la seconda riuscitissima edizione del Maggio Europeo, avendo posto così le basi sin da ora per una terza edizione 2019 che siamo sicuri supererà il successo riscontrato fino ad oggi.

 
È quanto ha dichiarato la Sub Commissario, Viceprefetto vicario di Cosenza, Emanuela GRECO concludendo ieri (venerdì 8) le iniziative previste per la giornata conclusiva del MAGGIO EUROPEO e ringraziando Benedetta DE VITA responsabile dell’Ufficio Europa per l’impegno profuso nella migliore realizzazione dell’evento.
 
Dal superamento dello spettro della tristezza che ha contraddistinto la sua infanzia, alla progressiva conquista dei colori, vivaci, accesi, carichi e saturi, come rinnovato approccio alla vita da affrontare con il sorriso. Con sacrificio ed impegno; con ironia; senza mai perdere la bussola del metodo; lasciandosi ispirare dalla speranza, come una tela bianca fa con l’artista. È un Athos FACCINCANI che emoziona e si commuove quello che si è raccontato ieri davanti agli studenti del liceo artistico dell’Istituto d’istruzione superiore SAN NILO, nella Sala Grigia di Palazzo San Bernardino, nella prima parte della giornata conclusiva della rassegna.
 
Figura, ironia, libertà, maestri e cattivi maestri, sentimenti, emozioni, daimon (la divina follia di Platone), tempo lento, luogo, qualità della vita, nostos (ritorno), ulivo, identità, orto, sud. Quel Sud che scoperto grazie ad un viaggio gli ha cambiato e rivoluzionato la vita; il posto più bello del mondo da visitare e vivere.  Sono, questi, alcuni dei concetti e parole chiave emersi dall’intervista al Maestro FACCINCANI di Lenin MONTESANTO, responsabile comunicazione strategica dell’Ente, che ha trasmesso il saluto all’ospite e agli intervenuti del Commissario Prefettizio, il Prefetto Domenico BAGNATO e della Sub commissario, Viceprefetto vicario di Cosenza, Emanuela GRECO. L’intervista ha preceduto il dibattito-confronto con gli studenti ed è seguita alla visita, guidata dalla responsabile dell’Ufficio Europa Benedetta DE VITA, al Palazzo delle Culture che in queste settimane ha ospitato la mostra dell’Artista. Nel corso dell’intervista, tra le citazioni tra FLAUBERT, MONET e Franco BATTIATO, FACCINCANI, approfondendo la sua biografia e raccontando, tra le altre cose, della nomina a Cavaliere della Repubblica conferitagli da Sandro PERTINI che aveva visitato le sue personali, ha rivolto agli allievi dell’Artistico l’invito ad avere il coraggio di uscire di casa, ad osservare e ricercare il colore e a fare tesoro della memoria, dei grandi uomini della storia. Che – ha aggiunto MONTESANTO ricordando la figura del Preside Giovanni SAPIA scomparso recentemente – non è solo quella universale ma anche quella locale: non esiste una grande storia – ha chiosato – senza le grandi storie individuali. –
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