Antoniotti: Iniziamo a lavorare insieme per elaborare uno strumento condiviso  
CORIGLIANO ROSSANO – Piano strutturale associato: le associazioni, i partiti e i movimenti inizino a lavorare insieme per integrare al meglio, con le esigenze della nuova città, lo strumento urbanistico territoriale. Mobilità e trasporti, servizi e valorizzazione delle vocazioni ambientali e turistiche in una visione più organica e omogenea. 

 

 

Queste sono le linee guida della nuova Città che dovranno essere previste con la rimodulazione del PSA. Ecco perché è opportuno privilegiare – già a partire da ora – il confronto tra parti politiche e sociali, così da consentire al prossimo primo governo della Città di varare in tempi brevi un piano ampiamente condiviso. È la proposta del presidente del movimento “Rossano Prima di Tutto” e già sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, illustrata nei giorni scorsi al commissario prefettizio Domenico Bagnato e che evidenzia l’esigenza dell’apertura di un tavolo operativo volto alla rimodulazione e adeguamento dello strumento urbanistico. Non dobbiamo rivoluzionare il Psa – aggiunge Antoniotti – perché il lavoro svolto nell’ultimo decennio dai comuni ha posto le basi per una programmazione urbana nuova e che guarda al futuro. Bisogna, però, alla luce della fusione di Corigliano e Rossano, rimodulare esigenze e priorità che prima dell’unificazione delle due più importanti realtà urbane territoriali non potevano essere previste. E sbaglia chi afferma il contrario o comunque vorrebbe l’adozione del piano così come oggi generato. Perché la nuova città si troverebbe a dover fare i conti con uno strumento nuovo ma non più utilizzabile per le ovvie esigenze logistiche e di sviluppo che nel frattempo sono sopraggiunte proprio con la fusione. Mi riferisco – precisa il massimo esponente di RpT – alle considerazioni espresse da una parte della deputazione locale del Movimento Cinque Stelle favorevole ad un’approvazione tout court del Psa della Sibaritide, unica voce fuori dal coro rispetto alla posizione unanime della politica e del mondo sociale. A mio parere i rappresentanti pentastellati non conoscono il contenuto del piano strutturale. Ho già riferito al prefetto Bagnato l’inopportunità di approvare uno strumento datato, precisando che la mancata adozione  non  comporta alcun commissariamento  da parte della Regione, anche perché nessuno limiterebbe la libertà di un territorio e di una Città così importante nelle dinamiche della Calabria che ha la possibilità di riprogrammare i suoi obiettivi di sviluppo alla luce anche di nuove opportunità. Come la zona economica speciale per il porto di Schiavonea, il riutilizzo dell’ex polo industriale Enel di Sant’Irene o il nascente nuovo ospedale a contrada Insiti. Dunque, a cosa servirebbe adottare oggi uno strumento sapendo che domani dovrà essere soggetto a diverse modifiche e varianti? Durante il mio incontro con il commissario Bagnato – prosegue Antoniotti – oltre a palesare le posizioni del movimento sul Psa così come anche sul depuratore consortile e la questione Enel, ho evidenziato personali e condivise perplessità sulla gestione dell’assistenza fisica agli studenti diversamente abili. Un servizio che ritengo primario, essenziale e sicuramente da potenziare per il futuro e da estendere a tutte le scuole comunali. Così come ho suggerito al Commissario di riattivare il sussidio, che prevedemmo all’epoca della consiliatura in cui fui Sindaco, alle persone meno abbienti e malate che hanno bisogno di cure specifiche fuori regione.
 

 

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