Aprile 25, 2024

“I nostri ospedali sono allo stremo”. Con grande amarezza la deputata del m5s Elisa Scutellà ha commentato l’ispezione effettuata stamane al presidio ospedaliero dell’ex comune di Corigliano assieme agli altri parlamentari M5S Francesco Sapia, Francesco Forciniti e Rosa Silvana Abate. “La situazione riscontrata è davvero mortificante. Purtroppo – ha continuato la Scutellà – tutti i reparti visitati lamentano una carenza di personale ormai consolidata su cui i vertici regionali non intendono porre rimedio. Nel laboratorio di analisi abbiamo trovato una sala si attesa stracolma di gente che da ore aspettava di veder erogato il servizio richiesto. 

 

 

Una coda che potrebbe tranquillamente essere dimezzata se si procedesse all’assunzione di personale amministrativo”. Si tratta di una difficile situazione a cui i medici che vi lavorano non riescono più a farvi fronte seppur, con spirito di abnegazione, svolgano la propria professione con turni massacranti. “Il laboratorio di analisi necessita di almeno due biologi e di personale tecnico e non può reggersi sull’eroismo dei medici in servizio”. Anche il reparto operatorio ha subito per gli stessi motivi un brusco ridimensionamento. “Le sale operatorie sono state ridotte da 5 a 3 secondo un piano che porterà la struttura ospedaliera a poter effettuare solo operazioni semplici con degenze non superiori ad un giorno. Ciò sempre a causa di una carenza di personale che non ha visto rimpolpare l’organico man mano che avvenivano i pensionamenti”. Ma la situazione più drammatica è stata riscontrata in pronto soccorso. “Quello che dovrebbe essere il reparto, per ovvi motivi, più efficiente è risultato in realtà quello maggiormente colpito non solo dai tagli di organico, ma anche da una inquietante carenza logistico-strutturale. I posti letto sono stato ridotti da 4 a 2 stante l’assenza di una camera munita di finestre. Dinanzi ad una siffatta situazione, fa rabbia constatare come siano stati invece spesi ben 133.000 euro per la costruzione di una stanza di pochi metri quadrati in cartongesso che, ancor prima di essere utilizzata, presenta già macchie da infiltrazioni sul soffitto. Uno sperpero di denaro spropositato per un manufatto di dubbia qualità che fa a pugni con una spending review che impedisce il reclutamento di altro personale medico e che costringe addirittura quello in servizio a dover rinunciare alle ferie per poter garantire il servizio. Anche i livelli di sicurezza garantiti dalla struttura risultano deficitari. L’ospedale ausonico dispone sia in impianto di videosorveglianza vetusto e non funzionante e non ha una postazione di polizia (neppure ora che il Comune è fuso con quello di Rossano che è sede di un Commissariato) al suo interno. Alla luce di quanto riscontrato la Scutellà invoca con forza “lo sblocco immediato delle assunzioni perché è evidente che chi si sta occupando oggi della ristrutturazione della nostra Sanità non si è mai degnato di verificare personalmente i danni che sta provocando alle nostre strutture ospedaliere. Stiamo assistendo ad un taglio lineare privo di logica sulla pelle dei cittadini e che sta mortificando il già carente personale medico e paramedico”.

Elisa Scutellà – portavoce M5S Camera dei Deputati