che profonde in questo settore il massimo interesse nella convinzione dei vantaggi e dei risultati dei ragazzi. La riabilitazione equestre si configura come quel ramo della pet teraphy che grazie all’utilizzo dei cavalli, vuol fornire ai suoi fruitori un miglioramento a livello motorio, cognitivo, relazionale e neuromotorio, e far sì che essi migliorano o addirittura riacquistino le autonomie perse. Sull’importanza dell’Ippoterapia, ma anche su quelli che sono, da un punto di vista terapeutico, i risultati, ne abbiamo parlato con il presidente dell’Asd Centro Equestre Ippocampo, Daniela Cirò, pedagogista e Operatore Tecnico Riabilitazione Equestre. “ Penso che – afferma la Cirò – l’elemento chiave dell’intera terapia sia il rapporto che si instaura tra l’individuo e il cavallo, animale che, grazie alle sue doti di potenza e fierezza, induce da sempre nell’uomo sentimenti di paura e grande curiosità. L’andare a cavallo ha la capacità – sottolinea ancora la Cirò – di conferire alle persone con disabilità sollecitazioni neuro-motorie che arrivano dal corpo dell’animale, oltre all’acquisizione di una notevole autostima. Anche il prendersi cura del cavallo e rapportarsi con esso permette di raggiungere un certo grado di autonomia, responsabilità e affettività. Tali attività – così termina Daniela Cirò – forniscono un forte segnale alla famiglia che svilupperà una nuova immagine del proprio congiunto, come individuo capace di “fare” e svolgere compiti insospettabili e in grado di tradursi in obbiettivi di autonomia”.