Il Gav chiede un incontro al Commissario Bagnato
Corigliano Rossano – Chiesto un incontro al Commissario prefettizio Domenico Bagnato al fine di affrontare la questione dei gravi disagi riscontrati dall’utenza a seguito dell’accorpamento del tribunale di Rossano a Castrovillari. 

In particolare l’avvio, in attesa della riapertura dell’ex Palazzo di Giustizia, delle procedure previste dalla normativa vigente secondo cui è possibile dare seguito, con spese a carico della Regione, all’esigenza di istituire sedi giudiziarie decentrate così da colmare le difficoltà palesate pubblicamente sia dall’ufficio di Procura, sia dall’Ordine degli avvocati di Castrovillari, nonché dal tribunale accorpante circa l’esiguità di spazi. 

Al commissario Bagnato, i componenti del Gav – Gruppo d’Azione per la Verità – illustreranno metodi e condotte di una Stato che ancora oggi non fornisce alcuna spiegazione sui motivi della chiusura dell’ex tribunale di Rossano, unico presidio ad essere stato soppresso in Calabria, nonostante tale realtà rappresenti la prima città della provincia di Cosenza.
Saranno rappresentati i problemi della mobilità pubblica, della viabilità, delle distanze, le lungaggini dei tempi di giustizia, i costi esorbitanti ricadenti su operatori e utenza, tutte questioni non più tollerabili e a cui occorre fornire tempestive risposte.
«In questi anni che ci separano dalla effettiva chiusura del Tribunale di Rossano, per sensibilizzare i nostri Governanti in merito ai mille disagi (fisici ed economici) derivati dall’accorpamento- scrive il Gav al commissario Bagnato- abbiamo posto in essere diverse iniziative, tra le quali si ricordano i due viaggi compiuti a Roma, allorchè, la prima volta, una nostra delegazione è stata ricevuta presso la sede del C.S.M. dal Vice Presidente Dott. G. Legnini, mentre altra delegazione veniva ricevuta in Senato da alcuni parlamentari che avevano manifestato interesse alla problematica.
Ed una seconda volta quando alcuni componenti del GAV sono stati ricevuti da un Funzionario della Presidenza della Repubblica, mentre altri componenti avevano un incontro al Senato con l’allora Presidente della Commissione Giustizia. In entrambe le occasioni abbiamo lasciato ai nostri autorevoli interlocutori dossier illustrativi ed esplicativi della drammatica situazione creatasi per effetto dell’inopinato accorpamento. E’ nostra intenzione rivolgere alle Autorità politiche ed amministrative (regionali e statali), attendendo ovviamente l’insediamento del nuovo Governo nazionale che dovrebbe avvenire da qui a breve, una precisa istanza rivolta ad ottenere l’applicazione del comma 4 bis all’art. 8 del d.lgt. n°155/2012 (che è il decreto che aveva ridisegnato la geografia giudiziaria), aggiunto dalla legge finanziaria del 2014, secondo cui “In via sperimentale, il Ministro della Giustizia può disporre, nell’ambito di apposite convenzioni stipulate con le regioni e le province autonome, che vengano utilizzati, per il tempo necessario, gli immobili adibiti a servizio degli uffici giudiziari periferici e delle sezioni distaccate soppressi per l’esercizio di funzioni giudiziarie nelle relative sedi. Le spese di gestione e manutenzione degli immobili e di retribuzione del personale di servizio oggetto delle convenzioni sono integralmente a carico del bilancio della regione”.
Ciò in attesa che il Governo si compiaccia di riconoscere definitivamente un presidio di giustizia ad un’area così estesa ed importante quale è quella che emerge dalla recente fusione di Corigliano e Rossano».

Gruppo D’Azione per la Verità

 

 

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