Mai avrei immaginato di dover prendere sul serio la fusione tra Corigliano e Rossano. Confesso di non averci mai pensato seriamente, anche in tempi in cui le due città sono state molto più vicine di oggi. Per scacciare il pensiero mi bastava l’idea (idiota) della Provincia della Sibaritide, ero pago della paranoia dell’Area Urbana e le facce e le fogge di chi la proponeva per me parlavano da sole.

 Ora, però, tutto è cambiato, per via di una legge regionale imbecille e di un conseguente referendum “democratico”, con cui poco più del 20 per cento degli elettori (su una popolazione di 80 mila abitanti), forse ingannanti dalle promesse di un manipolo di sciagurati, ha stabilito che bisogna fondersi e basta. Snobismo elitario, il mio, direte. Forse. LEGGI ARTICOLO COMPLETO

 

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